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Implementazione dell'AI nel contesto aziendale

Vol. 1 • No. 1

IMPIEGHI DELL’AI NEL MONDO AZIENDALE

Produttività, lavoro e nuove competenze digitali

a cura di Federica
Vicenza, 25/06/2025
intelligenza artificiale e aziende

L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro. Tra il 2018 e il 2024, i posti di lavoro creati grazie all'AI sono cresciuti del 38%, mentre la produttività nelle aziende che hanno implementato questi sistemi ha registrato un netto aumento.

Questa trasformazione riguarda non solo le imprese tecnologiche, ma una vasta gamma di settori, dai servizi alla manifattura. Le aziende che hanno saputo adottare l’AI nei propri processi interni si trovano oggi in una posizione competitiva avvantaggiata.

I salari e le opportunità lavorative nei settori più esposti all’AI crescono a un ritmo doppio rispetto a quelli meno coinvolti. Questo perché l’AI non sostituisce semplicemente il lavoro umano, ma spesso lo affianca, migliorandone l'efficacia.

Possiamo distinguere tra due approcci: nei lavori automatizzati, l’AI svolge in autonomia alcune mansioni; nei lavori potenziati, invece, l’AI supporta il lavoratore, liberandolo da attività complesse o ripetitive.

Digitalizzazione, gemelli digitali e nuovi ruoli

Negli ultimi anni, le grandi imprese hanno investito nella creazione di gemelli digitali: simulazioni digitali che permettono di testare virtualmente prodotti e processi complessi. Questi strumenti si basano su dati granulari, cloud computing e potenza di calcolo avanzata.

Grazie a queste tecnologie, è possibile valutare scenari estremi e progettare soluzioni resilienti, anche in caso di eventi imprevedibili. Manager e progettisti possono così testare innovazioni prima ancora che vengano realizzate fisicamente.

La diffusione dell’AI implica una trasformazione delle competenze aziendali: servono ruoli di collegamento tra il sapere tradizionale e le nuove competenze digitali, spesso appartenenti a generazioni differenti.

gemelli digitali AI

Le università stanno formando figure sempre più specializzate in AI, dati e algoritmi. Tuttavia, è essenziale valorizzare anche le competenze esperienziali dei lavoratori più anziani. Serve un equilibrio tra tradizione e innovazione, attraverso patti generazionali e collaborazione interfunzionale.

Nel settore moda, ad esempio, la prototipazione 3D degli abiti di lusso richiede la combinazione del sapere artigianale del sarto con le competenze digitali del modellista CAD. Il risultato è una capacità di sperimentazione e innovazione molto più rapida.

Ruoli tecnici, nuove interazioni e sfide future

La trasformazione digitale coinvolge anche i mestieri più tecnici. I conduttori di centrali elettriche, ad esempio, devono oggi integrare la loro esperienza con l'analisi dei dati forniti da algoritmi predittivi.

L’AI suggerisce operazioni più efficienti, ma la decisione resta nelle mani di professionisti che sanno interpretare il contesto reale. Si tratta di un’integrazione tra capacità analitiche e operative, che ridefinisce il concetto stesso di competenze professionali.

In conclusione, l’intelligenza artificiale non è una minaccia al lavoro umano, ma una leva per il suo potenziamento. Serve però una governance attenta, politiche formative adeguate e un riconoscimento del valore umano che guida e orienta ogni innovazione.

Solo così potremo costruire un ecosistema digitale equilibrato, inclusivo e realmente orientato al benessere delle persone e alla crescita sostenibile delle imprese.

AI e ruoli professionali
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