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Vol. 1 • No. 4

CHE COS’È L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Fondamenti, dati e modelli di apprendimento

a cura di Oriens Consulting
Vicenza, 18/07/2025
Reti neurali e dati digitali

L’Intelligenza Artificiale (IA) è la capacità di una macchina di replicare comportamenti tipici dell’intelligenza umana. Si basa su sistemi hardware e software che permettono a un elaboratore di apprendere, prevedere, decidere.

Al suo interno troviamo il Machine Learning, ovvero la creazione di modelli matematici in grado di trarre conclusioni dai dati. Tre elementi chiave ne regolano il funzionamento: i dati (spesso strutturati), il tipo di apprendimento e il compito assegnato al modello.

I tre principali approcci di apprendimento sono: supervisionato (es. riconoscimento immagini), non supervisionato (es. clustering di clienti) e per rinforzo (es. robotica o giochi). Ogni modello modifica i propri parametri per minimizzare l’errore e massimizzare l’output atteso.

Infine, il Deep Learning sfrutta reti neurali avanzate capaci di interpretare dati complessi simulando il funzionamento del cervello umano.

Dal 1950 a oggi: tappe evolutive dell’Intelligenza Artificiale

L’IA non è una scoperta recente. Già nel 1957 Newell, Shaw e Simon svilupparono un programma per dimostrare teoremi logici. Oggi l’IA comprende molte branche: dal Machine Learning all’IA Generativa.

Tre categorie principali di IA sono: ANI (Intelligenza Artificiale Ristretta), AGI (Generale) e ASI (Superiore). Mentre ANI è già realtà nei chatbot o nei sistemi di visione, AGI e ASI sono ancora in fase di sviluppo teorico.

Storia dell'IA e categorie ANI AGI ASI

Le applicazioni di ANI includono NLP, visione artificiale, auto autonome, assistenti vocali. Le forme più avanzate (AGI e ASI) mirano a replicare o superare le capacità cognitive umane, incluse emozioni, empatia e intuizione.

Il test di Turing: quando una macchina è davvero intelligente?

Il Test di Turing, ideato nel 1950, misura la capacità di un computer di imitare l’intelligenza umana. Se un osservatore non è in grado di distinguere tra risposte date da un umano o da una macchina, allora la macchina è considerata “intelligente”.

Nel 2014, una IA ha superato per la prima volta questo test, aprendo un dibattito sull’interpretazione della coscienza artificiale. Resta oggi un punto di riferimento, nonostante i suoi limiti, per valutare l’intelligenza nei sistemi computazionali.

Il concetto stesso di “intelligenza” rimane sfaccettato, e il test di Turing rappresenta solo una delle molteplici prospettive in campo.

Un banco di prova ancora valido per riflettere su etica, percezione e autonomia della macchina.

Alan Turing e l'intelligenza simulata
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